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Quero Vas (BL): Il Polo Culturale Centro FAI "Bice Lazzari" con fondi PNRR destinati ai Borghi Storici?

Depositato oggi un formale e sostanzioso esposto alla Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Guardia di Finanza affinchè possano essere valutati eventuali ed ipotetici reati, violazioni amministrative ed omissioni, nei confronti dell'ex Sindaco di Quero Vas, Bruno ZANOLLA e tutte le figure apicali ad esso collegate.


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Polo Culturale Bice Lazzari e l'ex Sindaco Bruno Zanolla

Il fatto nasce da molto lontano, quando nel maggio 2023 avevamo rilevato che il Comune di Quero Vas aveva testualmente dichiarato al Ministero dell'Interno: "Utilizzo dei proventi derivanti dall'accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità di cui all'art.142, comma 12-bis - Quadro 5 - Realizzazione centro FAI, polo culturale e multifunzionale Bice Lazzari e parco paesaggistico - Parte Viabilità € 95.000.00".


Avevamo cercato di capire quale parte stradale fosse stata realizzata con quasi 100mila euro derivanti dalle multe del 2022, soldi che ricordiamo devono essere investiti sulla sicurezza stradale e non in centri culturali... quindi non comprendendo la questione avevamo inviato al Comune un accesso agli atti chiedendo tutti i documenti relativi a quella spesa pubblica.


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Centro Bice Lazzari

Il Comune di Quero Vas per tramite il Segretario Dr.ssa Cinzia TEDESCHI, preferiva respingere la nostra istanza asserendo che li "stavamo controllando" poichè la nostra richiesta non evidenziava un interesse pubblico e scriveva: "Il diritto di accesso agli atti, come è noto, è esercitabile solo in presenza di un interesse diretto, concreto e attuale. Come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, la natura di tale diritto non muta qualora sia esercitato da soggetti portatori di interessi diffusi, poiché per il legittimo esercizio del suddetto diritto sono richiesti gli stessi requisiti sostanziali pretesi per i singoli individui. Nel caso in cui a richiedere l'accesso sia un'associazione rappresentativa di interessi diffusi la documentazione oggetto della richiesta deve essere effettivamente necessaria o, quanto meno, strettamente funzionale al conseguimento delle finalità statutarie, fermo restando che è onere dell'associazione stessa dimostrare la sussistenza di tale presupposto. Sul punto il Consiglio di Stato ha evidenziato come non sia predicabile una sorta di legittimazione ostensiva generale discendente eo ipso dagli scopi statutari (Cons. Stato, Sez. IV, 14/12/2021, n. 8333). Nel caso in esame l’istanza pervenuta alla scrivente Amministrazione non indica le ragioni in base alle quali i documenti richiesti dovrebbero ritenersi funzionali alle finalità statutarie, le quali, peraltro, non risultano nemmeno essere state indicate. Alla luce di quanto evidenziato l’istanza di accesso non può, quindi, essere accolta" .


Medesima istanza e medesima risposta veniva formalizzata quando nel gennaio 2024 il Comune di Quero Vas veniva raggruppato nella nuova Amministrazione Pubblica di Setteville. Anche in questo secondo caso e sempre a firma della Dr.ssa Cinzia TEDESCHI, che sembra essere presente in tutti i comuni bellunesi ai quali ci interessiamo... non venivano consegnati i documenti sempre asserendo che li stavamo controllando e che non emergeva un interesse pubblico.


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Quero - Chiesa dell'annunciazione e della Beata Vergine Maria

FONDI PUBBLICI DEL PNRR

Il Ministero della Cultura ha finanziato con il PNRR proposte per la rigenerazione culturale e sociale di piccoli borghi storici, piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale. L’avviso pubblico del Ministero della Cultura, dedicato ai "piccoli borghi storici", è finalizzato a promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Le finalità del presente finanziamento cita il Ministero della Cultura, è quella di sostenere i comuni italiani in cui è presente un borgo storico... "caratterizzati da una marginalità economica e sociale ...".

L'articolo 1 del bando pubblico per accedere ai fondi del PNRR recita testualmente: "L'avviso si rivolge in particolare ai quei piccoli centri collocati prevalentemente nelle aree marginali del paese, spesso caratterizzati da fragili economie, aggravate oggi dagli effetti della pandemia da Covid 19, segnati dalla presenza di gravi criticità demografiche e ambientali".

Il bando poi ci spiega anche cosa si intende per "Borghi Storici"... ed allora apprendiamo che: "Ai fini del presente bando, per borghi storici si intendono quegli insediamenti storici chiaramente identificabili e riconoscibili nelle loro originarie caratteristiche tipo-morfologiche, per la permanenza di una prevalente continuità dei tessuti edilizi storici e per il valore del loro patrimonio storico-culturale e paesaggistico".


Salvo smentita o prova contraria, ci risulta che il Comune di Quero Vas ha avuto sostanzioso aiuto economico, seppur di borgo storico non si possa parlare. Il Comune di Quero infatti, è stato completamente distrutto nella seconda guerra mondiale e ricostruito subito dopo. Solo la chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria è l'unico stabile realmente antico rimasto in piedi a Quero, ma non è oggetto del restauro in questione un vero peccato.

Dai libri di storia si legge testualmente: "Durante la Grande Guerra, Quero subì un'invasione durata 355 giorni, dal 16 novembre 1917 al 31 ottobre 1918; per un anno intero le artiglierie italiane dalla linea del Grappa e quelle nemiche dalla linea del Piave martellarono ogni giorno, incessantemente, la zona di Quero, distruggendo l'intero abitato. Lo spirito della ritrovata libertà seppe dare la forza per iniziare l'opera di ricostruzione del centro di Quero, attraverso le cooperative costituite (il primo edificio ricostruito di cui si hanno notizie fu la chiesa la cui inaugurazione risale al 1923). Durante tutto il periodo del I conflitto mondiale, l'Amministrazione di Quero si era spostata in territorio non occupato, precisamente a Parma, per continuare così a dirigere il Comune. Alla fine della guerra non esisteva una sola casa abitabile e per accelerare il rientro dei profughi, il Genio Militare aveva allestito una "baraccopoli", destinata ad ospitare ciò che restava della vita del paese. Il periodo della resistenza va ricordato, oltre che per i morti, che furono molti (oltre 830 su 3000 abitanti), anche per gli atti di eroismo e per i sacrifici, nonché per i valori che l'hanno ispirata e per ciò che di nuovo ha saputo far crescere nelle coscienze".


Nel sito Istituzionale del Comune di Quero Vas abbiamo però trovato il finanziamento pubblico di € 3.600.000,00 di cui € 1.600.000,00 PNRR con causale: "Rigenerazione culturale, sociale e turistica del borgo di Quero con realizzazione centro FAI POLO CULTURALE BICE LAZZARI e parco paesaggistico del Monte Cordella - CUP H44H22000090001".



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"Rigenerazione culturale, sociale e turistica del borgo di Quero con realizzazione centro FAI POLO CULTURALE BICE LAZZARI e parco paesaggistico del Monte Cordella - CUP H44H22000090001".

Essendo sempre in discussione questo benedetto POLO CULTURALE CENTRO FAI BICE LAZZARI, ci siamo recati personalmente a Quero Vas e abbiamo individuato un palazzo nuovo, appena costruito, dove al suo esterno vi era proprio il riferimento dei finanziamenti pubblici sopra citati. Palazzo nuovo di 3 piani più sottotetto presumiamo, forse già abitato... che secondo il nostro modesto parere, ha ben poco a che spartire con la sicurezza stradale e sopratutto con il finanziamento PNRR dei Borghi Storici, almeno rileggendo quello che ha prescritto il Ministero per potere ottenere detti finanziamenti pubblici - "Ai fini del presente bando, per borghi storici si intendono quegli insediamenti storici chiaramente identificabili e riconoscibili nelle loro originarie caratteristiche tipo-morfologiche, per la permanenza di una prevalente continuità dei tessuti edilizi storici e per il valore del loro patrimonio storico-culturale e paesaggistico".



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Richieste conclusive esposto

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